Location

La Location

Un Angolo di Paradiso

Ngonia Bay nasce dal sogno di una famiglia siciliana di offrire una lussuosa ospitalità e far riscoprire uno dei luoghi più belli dell’isola.
“Ngonia” (dal greco “angolo”)è il termine con cui i Greci chiamarono questa piccola insenatura incorniciata tra cielo, mare e monti dove i tramonti si tingono di arancio. Qui la spiaggia di Milazzo, rettilinea per chilometri, curva tutto ad un tratto e incontra il costone roccioso ricco di vegetazione mediterranea con macchie di mirto, ginestra e cappero.
La scogliera della baia del Tono gode di una vista mozzafiato sull’azzurro del mare, che per secoli ha ospitato una delle tonnare più grandi di Milazzo. Proprio qui abbiamo costruito il nostro Hotel con vista mare, immerso all’interno di un giardino secolare con piscina.

L'Architettura

Tutto è in armonia con il paesaggio

La nuovissima struttura del boutique hotel progettata dallo Studio associato degli architetti Barili & Mazzoni di Prato e inaugurata il 6 luglio del 2017 dalla famiglia Calabrese, rispetta lo stato dei luoghi e si inserisce perfettamente nel contesto naturalistico del promontorio milazzese con i suoi giardini pensili, la fitta vegetazione e le piante secolari risalenti alla fine dell‘800. Gli architetti hanno integrato la costruzione con il tessuto orizzontale della montagna. É nata così una struttura in cui i muri in pietra e il verde dei terrazzamenti si integra armoniosamente con il paesaggio naturalistico della Ngonia.
Le lunghe vetrate dell’hotel racchiudono lo spazio interno annullando il concetto tradizionalmente inteso di finestra e liberando la visuale verso la natura circostante. Gli ambienti eleganti e luminosi si affacciano a ovest sulla pittoresca baia da dove poter ammirare il tramonto e ad est sull’imponente verde montagna che la circonda.
La struttura ricettiva sorge in piazza Ngonia, accanto alle residenze che ospitavano le famiglie D’Amico e Calapaj, impegnate nella conduzione della tonnara del Tono, nei pressi della Chiesetta del 1500 dedicata alla Madonna nera del Tindari e dei magazzini delle tonnare che per secoli offrirono riparo alle imbarcazioni di tonnara.
Accanto all’hotel spicca l’antico palazzo risalente al 1815 appartenuto a Domenico Calapaj che oggi è la residenza della famiglia Calabrese. Il palazzo finemente ristrutturato, sempre con la consulenza del progettista Maurizio Barili, si integra perfettamente nel borgo antico e col panorama naturale circostante.

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Tono Antico

La Storia

L’interesse rivolto per millenni in Sicilia alla pesca del tonno dimostra quanto sia stata importante tale attività per le civiltà che si sono succedute in riva al Mediterraneo. Le tonnare siciliane hanno un’origine antica e risalgono al periodo della dominazione araba. Secondo lo storico Francesco Carlo D’Amico ne sono esistite 18 lungo la costa peloritana settentrionale. Tra le tonnare più grandi di Milazzo, c’era quella del Tono che è stata funzionante fino al 1966. La tonnara del Tono fu concessa per la prima volta a Federico Giordano in epoca imprecisata.

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Sotto il regno di Martino d’Aragone e della regina Maria, venne concesso a Nicolò D’Amico lo spazio di mare per armare la tonnara sotto il castello nell’insenatura chiamata Ngonia. Dal 1818 al 1756 la tonnara fu posseduta da varie famiglie, tra le quali Marullo e Bonaccorsi. Nel 1970 passò nelle mani di Don Girolamo Calapaj che la gestì insieme alla famiglia D’Amico fino al 1996. In quell’anno la tonnara cessò la sua attività.
Il lavoro nelle tonnare iniziava ad aprile con la consueta “uscita in piano” (“nisciuta in chianu”). Dopo la benedizione dei locali e del personale, le barche venivano riparate dai maestri d’ascia mentre gli altri lavoratori si dedicavanoalla revisione delle reti. La tonnara aveva in dotazione tante imbarcazioni fra le quali la muciara, che era la barca del rais sulla quale veniva issata una bandiera, il cui colore indicava il tipo di pesce pescato: bianca per il pesce spada, rossa per il tonno; i palischermi lunghi 20 mt senza albero che venivano utilizzati per il trasporto del tonno a riva, le barche più piccole che trasportavano le reti e gli attrezzi.I pescatori del rione marinaro di Vaccarella, sotto lo sguardo del “rais”, preparavano l’occorrente in vista della nuova stagione di pesca. La Chiesetta, recentemente restaurata,nei mesi di inattività della Tonnara, era adibita a deposito di reti e cordami.Alla base dell’edicola votiva ancora oggi si ritrova l’iscrizione marmorea che ricorda che quel minuscolo tempietto venne innalzato nel 1907 «A Maria Consolatrice dai Marinari della Tonnara del Tono».Alle spalle della Chiesetta, in cui è venerato il simulacro della Madonnina nera del Tindari ed entro la quale è stata recentemente riportata alla luce un’elegante e deliziosa pavimentazione risalente al Settecento, una ripida scalinata consente di raggiungere a piedi la contrada Manica, dove dalle alture del promontorio è possibile gustare un’altra stupenda vista mozzafiato della ‘Ngònia, del Castello e dell’intera riviera di Ponente.
Oggila piazzetta della ‘Ngònia ospita verso meridione gli antichi magazzini ristrutturati che per secoli offrirono riparo alle imbarcazioni di tonnara. Di fronte al mare si ergono i fabbricati appartenuti alle famiglie proprietarie della Tonnara del Tono.Il palazzo commissionato nel 1815 da Domenico Calapaj, come si evince da alcune iscrizioni leggibili nelle decorazioni in pietra da taglio, è stato ristrutturato dalla famiglia Calabrese.
Non molto distante dalla ‘Ngònia sorgono i bassi fabbricati del residence “La Tonnara”, innalzati all’inizio del Novecento per ospitare lo stabilimento di produzione del tonno all’olio in scatole di latta, in cui trovavano occupazione perlopiù le mogli dei “Tunìsi”, così si chiamano gli abitanti della contrada.

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La Famiglia

La parte fondamentale

Nel 2000 la famiglia Calabrese acquista la tenuta appartenuta ai proprietari dell’antica tonnara del Tono. Il padre Tindaro, quarta generazione di costruttori edili, di concerto con la moglie Anna e i figli Marco e Rachele, si dedica alla ristrutturazione del vecchio fabbricato risalente al 1800, al recupero del giardino e delle varie pertinenze.
Per valorizzare l’area di grande valore storico, legata a una delle attività di pesca più importanti e antiche della Sicilia, la famiglia Calabrese progetta di costruire nell’area una struttura ricettiva da destinare al turismo di lusso. Il sogno diventa realtà. Il 6 luglio del 2017 viene inaugurato il boutique hotel Ngonia Bay e questo angolo di paradiso viene reso fruibile da tutti. Accomunati da una grande passione per l’accoglienza e innamorati di questo luogo magico, ogni giorno Anna, Marco e Rachele, con dedizione, si dedicano alla cura della struttura. Del giardino, del design e dell’arredamento, in cui è forte il richiamo alla Sicilia, si occupa la mamma Anna che con il suo spiccato senso estetico imprime quel tocco di raffinatezza necessario in un moderno e contemporaneo boutique hotel. La figlia Rachele si occupa della parte amministrativa, aspetto fondamentale per la corretta gestione di un’attività, e infine Marco è il manager della struttura, il volto solare e competente che si occupa a 360 gradi dell’accoglienza, assicurandosi che tutto sia perfetto nella gestione dell’hotel e del ristorante.

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